OpenAI sta acquisendo io, la startup di dispositivi di intelligenza artificiale segreta di Jony Ive, con un'operazione interamente azionaria da 6,5 miliardi di dollari: la sua più grande acquisizione fino ad oggi. Jony Ive, il leggendario responsabile del design di Apple, ha silenziosamente creato un nuovo tipo di team hardware, concentrato sulla progettazione di un dispositivo di intelligenza artificiale personale che non sia un telefono, un laptop o qualsiasi cosa abbiamo visto prima.
I team di OpenAI e Ive collaborano da due anni. Ora la collaborazione è ufficiale.
💼 Cosa dice l'azienda
OpenAI e Jony Ive hanno voluto mantenere il più possibile il vago, ma ecco cosa hanno dichiarato:
Jony Ive, tramite comunicato stampa:
Ho sempre più la sensazione che tutto ciò che ho imparato negli ultimi 30 anni mi abbia condotto a questo momento. Pur essendo ansioso ed emozionato per la responsabilità del notevole lavoro che mi aspetta, sono profondamente grato per l'opportunità di far parte di una collaborazione così importante.
Sam Altman, CEO di OpenAI:
L'intelligenza artificiale è una tecnologia incredibile, ma per ottenere strumenti di grande valore è necessario lavorare all'intersezione tra tecnologia, design e comprensione delle persone e del mondo. Nessuno può farlo come Jony e il suo team; la cura che mettono in ogni aspetto del processo è straordinaria.
Ecco tutto: niente specifiche, niente prototipo e sicuramente nessun nome di prodotto.
Quello che sappiamo è questo: il team afferma che l'obiettivo non è creare semplicemente un altro dispositivo intelligente, ma esplorare il modo in cui interagiamo con l'intelligenza in modo più umano e intuitivo. Si tratta di una collaborazione a lungo termine, con il primo prodotto previsto per il 2026.
Solo una visione condivisa: un assistente AI tascabile, senza schermo e sensibile al contesto: qualcosa di più simile a una presenza che a un prodotto.
🛠️ Cosa significa (in parole umane)
Si tratta dell'ingresso di OpenAI nell'hardware, non per competere con gli iPhone, ma per rendere l'intelligenza artificiale personale.
È la loro risposta ai dispositivi Humane AI Pin e Rabbit R1, che hanno provato e fallito. Ma con Jony Ive dietro il progetto e OpenAI a supportare il cervello, scommettono di potercela fare.
E no, non è un telefono. È uno "strumento pensante" che porti con te. Qualcosa di ambientale. Forse persino invisibile. È il tipo di cosa che fa sembrare il tuo telefono vecchio.
🤔 Di cosa si tratta veramente questo dispositivo?
Non si tratta solo di un prodotto. Si tratta di ripensare l'interfaccia tra noi e l'intelligenza artificiale.
Abbiamo passato l'ultimo decennio a concentrare tutto in un unico dispositivo: il telefono. Ora, all'improvviso, stiamo tornando indietro?
Abbiamo l'orologio.
Arrivano gli occhiali.
E ora, un dispositivo AI dedicato che non è un telefono.
Cos'è dunque? Un passaggio intermedio? Un segnaposto prima che l'intelligenza artificiale abbia una forma fisica? Uno strumento per prepararci all'idea che l'intelligenza artificiale vivrà con noi?
OpenAI e Jony Ive sembrano scommettere che le persone vorranno un dispositivo separato solo per l'intelligenza artificiale. Ma sarà davvero così?
Questa è la vera sfida. Le persone porteranno davvero qualcosa solo per parlare con l'intelligenza, soprattutto quando la maggior parte si sente già sopraffatta dai dispositivi?
Oppure fa parte della transizione dall'intelligenza artificiale come qualcosa all'interno di uno schermo all'intelligenza artificiale come presenza a sé stante nel mondo?
📉 Conclusione
Disponibile? No. Niente che si possa preordinare. Per ora.
Previsto? Il primo lancio è previsto per il 2026. Quindi... tenetevi forte, early adopter.
Specifiche? Ancora un mistero.
Costo? Nessun indizio. Potrebbe essere 199 dollari. Potrebbe essere il tuo primogenito. Ti faremo sapere.
Se funziona o no? Vedremo.
❄️ Prospettiva del team di Frozen Light
Tutti parlano del fatto che OpenAI si stia lanciando nell'hardware per inseguire Apple e Google.
Conversazione sbagliata.
Non si tratta solo di una mossa competitiva. È un segnale che tutti i principali attori del mercato stanno ripensando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, e in fretta.
Prendiamo Google come esempio (sì, sì, era la Settimana dei Costruttori - siamo tutti "cerca questo su Google, cerca quello su Google" - occhiolino occhiolino). Google sta puntando tutto su Gemini - nella tua casella di posta, sul tuo telefono, nel tuo feed di YouTube. Un LLM che gestisce tutto. OpenAI? Stanno puntando su una strategia diversa: un LLM, un dispositivo, niente schermo, solo voce. Non un telefono. Non un gadget. Un portale dedicato al livello di intelligenza artificiale.
Non si tratta più di cosa c'è sullo schermo. Si tratta di rimuovere completamente lo schermo.
Prima cliccavamo. Ora parliamo. L'intelligenza artificiale ascolta, agisce, si muove. Sta già aprendo i tuoi documenti, inviando le tue email, prenotando le tue riunioni. Non stai più navigando su internet: lo stai dirigendo.
Quella strana piccola cosa che sta costruendo Jony? Non è un progetto parallelo. È la rampa di accesso all'interfaccia successiva.
Non è appariscente. Non è ancora finito. Ma è l'inizio di un mondo in cui il web non è lì davanti a te, ma ti risponde.
Quindi sì, 6,5 miliardi di dollari non riguardano un dispositivo. Riguardano ciò che ci stiamo lasciando alle spalle.
Addio schede. Addio percorsi di clic. Addio "dove lo ritrovo?"
Ciao, dillo e basta.
Nessun collega. Nessun assistente. Solo il tuo cervello esterno, che fa il lavoro - prima ancora che tu lo chieda.